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ULTIMO DI NOME, PRIMO DI FATTO

ULTIMO DI NOME, PRIMO DI FATTO

Ha “imparato” un ruolo nuovo, un ruolo che «non avevo mai fatto prima». E lo sta interpretando in
maniera egregia: fino a questo momento, infatti, Eduart Delija, uno dei volti nuovi della Futsal, ha
illuminato le sue prestazioni soprattutto grazie al suo quasi impeccabile lavoro difensivo.
«A inizio stagione ho parlato chiaro con il mister, gli avevo detto “va bene qualsiasi ruolo, l'importante
che tu non mi chieda di fare il portiere”»
: parole che Pier Luigi Gotta ha preso alla lettera e, forte di uno
come Luca Cardillo a difendere la propria porta, ha messo in pratica “trasformando” Delija in un ottimo
ultimo. «Fose la scelta è stata anche dettata dal fatto che l'unico vero interprete di quel ruolo che abbiamo
in rosa è Nicola Zeppola, ma credo che tra i tanti meriti del mister ci sia stato anche quello di capire la
mia duttilità e metterla al servizio della squadra»
, precisa.
Nuovo alla corte di Savigliano, dopo tanti anni con i colori del Time Warp e un'ultima breve tappa a
Villafalletto dove, lo scorso anno, ha festeggiato la vittoria del campionato di C2 insieme ai ritrovati
compagni Servetti e Perano.
Anche per questo, per lui, l'ingresso nel mondo Futsal è stato molto semplice, «Savigliano è una piazza a
cui ho sempre guardato con massima ammirazione: sono entrato a far parte di un gruppo che conoscevo
quasi in toto, un gruppo di persone dalle grandi qualità tecniche e tattiche, oltre che umane»
.
Conosceva già tutti, Canavese escluso, forse proprio per questo «lui mi ha colpito particolarmente: non
l'avevo mai incontrato né come compagno, né come avversario. É un giocatore completo, mi ha
impressionato da subito per il suo carisma e le sue doti, una persona molta seria»
.
Un po' come il tecnico: «Conoscevo Gotta solo per il suo ruolo di tecnico, oggi che lavoro con lui da mesi
posso dire che lui rappresenta certamente un punto di forza di questo gruppo. Sono convinto, infatti, che
senza un'ottima guida nessuna squadra possa andare lontano: lui è forte perchè sa tenere il gruppo, capisce
quando sei in difficoltà e sa sempre come aiutarti, ti corregge quando sbagli sempre con la massima
serenità, è buono con tutti e riesce a dare il giusto spazio a tutti»
.
Purtroppo, però, il tecnico e la squadra dovranno fare a meno di lui anche nella gara casalinga di domani
contro il Borgo Ticino a causa della (inspiegabile) squalifica che lo ha costretto alla tribuna sabato scorso
e lo costringerà alla tribuna anche domani: «Le cose non sono andate come è stato riportato, ma
mettiamola così: sarò pronto per la gara con i Bassotti, l'ostacolo più duro che ci attende, a mio avviso»
.
Guarda il bicchiere mezzo pieno, puntando dritto all'obiettivo. Che è chiaro per tutti, condiviso da tutti:
«Abbiamo un solo imperativo, vincere tutte le partite: non sarà facile, ma non dobbiamo dipendere da
nessuno e affrontare ogni gara con lo stesso spirito, indipendentemente dall'avversario. Solo così
riusciremo ad arrivare in fondo»
. Che vuol dire vincere questo campionato: «Sarebbe un sogno, ma sono
certo che possiamo farcela»
.
Lui, ultimo di nome, primo di fatto. In attesa del traguardo più ambito.

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Silvestri 11
Rubino 10
Mortara 8
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De Luca 7
Greco 7
El Baraka 3
Singh 3
Silvestri G. 1
Ahmetovic 1
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