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#20ESIMABATTAGLIAVINTA? «QUESTA VOLTA POTREBBE ESSERE GUERRA VINTA»

#20ESIMABATTAGLIAVINTA? «QUESTA VOLTA POTREBBE ESSERE GUERRA VINTA»

Ma di cosa stiamo parlando? Più che una domanda, un “leit motiv”. Così l'ha definito Niccolò Canavese, uno dei protagonisti indiscussi della stagione della Futsal. Uno che le cose non le manda a dire, uno (il primo) che già in autunno aveva chiesto di smettere di parlare della sua squadra come di una “sorpresa”. Per lui questa Futsal non è mai stata una sorpresa, ma una costante conferma. Una crescita di gruppo, una crescita di giocatori e, allo stesso tempo, di uomini.
«É evidente, a livello di atteggiamento questa squadra ha fatto un grande salto di qualità rispetto alla scorsa stagione: siamo più maturi, adesso ogni volta che entriamo in campo basta guardare i compagni negli occhi per capire che, da un momento all'altro, riusciremo a sistemare le cose. Solo una volta questo è mancato, ad Asti, e infatti da quella gara siamo usciti senza punti». Anche lui si sente un leader un po' “diverso”, «l'innesto dei nuovi e la loro umiltà hanno facilitato anche noi “vecchi” a dare il meglio, cosa che durante lo scorso campionato non è successo per vari motivi, fisici, di spogliatoio e non solo», aggiunge.
Come stai vivendo queste due settimane che vi separano dall'atto finale contro il Castellamonte?
«Ovviamente io avrei giocato già domenica scorsa l'ultima gara, all'indomani della vittoria in casa dell'Olympic. Ma in realtà io, come tutta la squadra, sono molto tranquillo. Questa attesa non è così snervante. Siamo tranquilli perchè siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto e di quel poco che manca...in realtà non ne abbiamo neanche parlato più di tanto a livello di spogliatoio. Si tratta più di una sana impazienza, non parlerei né di tensione, né di agitazione». “Ma di cosa stiamo parlando?”, appunto.
Contro il Castellamonte temi un inizio un po' “difficile” come quello nei primi minuti delle ultime gare?
«C'è stata un po' di frenesia, è vero, nelle ultime tre uscite, ma soprattutto perchè non siamo riusciti a fare subito nostra la partita. In realtà, però, non abbiamo mai avuto la sensazione di non riuscire a vincere: siamo stati bravi ad attendere il momento giusto per colpire e i risultati finali lo hanno dimostrato. Credo si sia trattato più che altro di frenesia, di troppa foga, di quella voglia di far finire subito questo campionato per prenderci quello che ci stiamo assolutamente meritando».
Chi ti ha colpito dei nuovi compagni di squadra?
«Paolo Servetti su tutti. Lui è l'emblema di questa stagione: se si vuole capire da dove nasce la nostra stagione bisognerebbe venire a vedere Servetti quando si allena e gioca. Ha la voglia di imparare di un bambino mista alla serietà di un adulto, senza contare che anche a livello personale è fantastico. Sono certo che abbia ancora delle capacità da mostrare che nemmeno lui conosce...». “Ma di cosa stiamo parlando?”, di nuovo.
Credi che questa sia la stagione più bella della tua carriera?
«Al momento la metto tra le prime tre stagioni. Dopo sabato prossimo potrebbe diventare la migliore».
Anche perchè i tuoi followers aspettando la #ventesimasimabattagliavinta, «che questa volta potrebbe essere #guerravinta», sorride.
Lo chiedo sempre, io inizio una frase tu la finisci. La Futsal vince questo campionato se...
«Togli il se. La Futsal vince questo campionato. Punto. Che non vuol dire snobbare o non rispettare l'avversario, ma vuol dire non dimenticarsi i punti che abbiamo fatto e i punti che hanno loro. “Ma di cosa stiamo parlando, dai!”: noi abbiamo 57 punti, loro 13. Dobbiamo rispettarli, è chiaro, ma perchè dovremmo avere paura? Se giochiamo e facciamo quello che sappiamo fare, non c'è alcun pericolo».
“Ma di cosa stiamo parlando”, in effetti.

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