ROSTA – «Questa è stata la partita che mi ha deluso di più: sono venuti meno alcuni aspetti, alcune caratteristiche a cui non possiamo rinunciare se vogliamo diventare una “Squadra” e portare avanti questo ambizioso progetto».

Non fa giri di parole, non li fa mai: Pier Luigi Gotta va dritto al punto, «É mancata la convinzione, quel mordente che nelle prime gare abbiamo mantenuto fino al fischio finale, anche in vantaggio di otto reti a zero. In questo momento non abbiamo ciò che ci aspettiamo dalle prime linee».

È onesto, quasi non vuole tirare in ballo il fatto che, ancora una volta e contro un avversario blasonato come lo Sporting Rosta, ha dovuto rinunciare a tanti, troppi giocatori di qualità: questa infermeria stracolma continua a essere un compagno di viaggio scomodo. E se poi viene meno anche l’atteggiamento…

La partita con il Rosta ha fatto segnare 45’ di possesso palla della Futsal, «Ma un possesso palla sterile, privo di concretezza in fase di finalizzazione», la precisazione di Gotta: un buon primo tempo, che, però si è chiuso con la squadra di casa in vantaggio grazie alla rete di Licciardi, frutto di uno scarico sbagliato. «Abbiamo subìto tre gol con palla nostra», aggiunge il tecnico.

Quando sul cronometro mancano solo sei minuti, Gotta sceglie il portiere di movimento, al 30° spaccato Negro raddoppia, poi Golè trova il varco e accorcia le distanze, ma un minuto dopo Buggè finalizza il terzo errore dei saviglianesi.

«In questo momento ci manca un po’ di qualità, a differenza dei nostri avversari che sono scesi in campo con giocatori capaci di decidere una gara: Polimeni ha messo 30’ nelle gambe, 15 quelli di Caccese, ma fatti di un continuo entra-esci dovuto alla sua forma fisica ancora, comprensibilmente, non ottimale».

È troppo presto, è vero, ma oggi Gotta dà anche un occhio alla classifica, «Vincere oggi, e c’erano le condizioni per farlo, poteva diventare un segnale forte per dire “ci siamo”, invece, se mi immedesimassi in uno spettatore interessato, penserei “questo Savigliano è una bufala”. E questo mi fa molto arrabbiare, perché io so quanto e come stiamo lavorando».

«C’è un dato statistico, fino a ora abbiamo perso tutte le partite dopo la Coppa, quando giochiamo il giovedì, al sabato fatichiamo: questo perché attualmente le nostre risorse sono limitate. Ma io non guardo la classifica, mi concentro sul percorso di crescita che questo gruppo sta compiendo, i conti li faremo solo il 30 giugno 2017», il commento del presidente Alberto Pettavino.

Il quale, più che sul prossimo impegno casalingo contro il Top Five, pensa al ritorno dei quarti di Coppa, in programma giovedì 1° dicembre a Savigliano: «La final four è il primo degli obiettivi dichiarati di questa stagione e sarebbe un risultato storico per la società: adesso dobbiamo pensare a quella gara, certo senza tralasciare il campionato. Per raggiungere il primo obiettivo, però, abbiamo solo 60 minuti, il tempo per consolidare un posto play off, invece, è decisamente più lungo».