É una sorta di anno zero. Una squadra rivoluzionata, un “cantiere aperto” come lo ha definito il tecnico
Gotta. Lui, su quella panchina, è il punto fermo della “nuova” Futsal Savigliano.
Lavora, lavora tanto, lavora sempre. E fa lavorare, a ritmo battente, dallo scorso 23 agosto, questa nuova
squadra che domani farà il suo esordio in campionato contro l'Avis Isola.
Siete pronti per questo nuovo cammino?
«La squadra è totalmente rivoluzionata rispetto allo scorso anno, abbiamo inserito quattro giocatori reduci
dalla vittoria del campionato con il Villafalletto che devono cominciare a “fare” il calcio a 5 che ho in
testa io. E si tratta di meccanismi che non si acquisiscono in un solo mese di lavoro».
Una squadra giovane rispetto al passato, diversa, “da costruire”. E già con assenze pesanti in avvio...
«Purtroppo Perano è arrivato con un grosso problema al ginocchio e attualmente conta zero minuti nelle
gambe in partite disputate: non avremo Servetti per le prime due gare di campionato e anche Caccese è in
forse in vista della partita d'esordio. Partiamo, dunque, a fari spenti».
E non lo dice per mettere le mani avanti, non lo fa mai, ma perchè è uomo di calcio abituato a fare i conti
con la realtà.
«Ho un gruppo giovane in cui io, come la società, credo molto: sono uomini diversi rispetto allo scorso
anno e quindi vedremo un gioco diverso dallo scorso anno, forse saremo inizialmente più brutti, più
chiusi, partiremo guardandoci le spalle. Sono comunque molto soddisfatto di questo primo mese di
lavoro, l'atteggiamento è positivo, i ragazzi sono predisposti all'apprendimento, si sforzano per migliorare,
sono attenti e lavorano con impegno. Non possiamo comunque dimenticare che, se ci mettessimo a fare i
calcoli, questo gruppo è più giovane di almeno 50 anni rispetto a quello dello scorso anno...».
E, in tutto questo, anche il calendario non aiuta.
«Nelle prime tre giornate incontriamo le tre favorite alla vittoria del campionato. A cui io aggiungo il
Castellamonte che, per il blasone che vanta, sono certo presenterà un'ottima squadra che disputerà un
altrettanto ottimo campionato».
Ci sarà una sorpresa?
«Mi piace il progetto del Borgo Ticino: senza conoscerla, mi sembra una squadra giovane costruita “in
casa”. Il girone, in realtà, è di altissimo livello, sarà difficilissimo anche affrontare squadre quali Top Five
e Rosta».
Lui, intanto, lavora. Per far crescere questa squadra: «É questo il nostro unico obiettivo. Lavorare per
crescere». Ed emozionare il pubblico che domani (fischio d'inizio ore 16.30) è atteso al PalaGiolitti. Dove,
su quella panchina, ritroverà la prima, grande certezza di questa squadra: il tecnico Pierluigi Gotta.